sabato 19 gennaio 2013

Omega 3.Olio di pesce o olio di lino?

Per molto tempo si è parlato degli integratori di omega-3 e delle loro magnifiche propietà.
in commercio se ne trovano diversi tipi ed il loro prezzo si aggira sui 15 euro per una confezione che contiene dalle 45 alle 50 capsule.

Quest’olio,appartenente alla categoria di acidi grassi essenziali,è noto grazie a le sue potenzialità,che sono:

1) prevenire e combattere i disturbi cardiaci, la pressione sanguigna ed ostacolare la formazione e lo sviluppo delle placche aterosclerotiche che, ostruendo le arterie, possono causare infarti e ictus.

2)protegge dagli ictus causati dalla formazione di grumi di sangue nelle arterie cerebrali

3)è molto efficace nella cura della depressione,infatti risolleva il morale nel giro di una mezzora dal momento dell’assunzione.
4)contrasta le artriti

5)aiuta contro l’osteoporosi(l’ideale sarebbe accompagnare l’assunzione di integratori con un po’ di sana attività fisica).

6)in quanto acido grasso aiuta ad incrementare la propia massa muscolare.

7) Rafforza il sistema immunitario

Questi sono alcuni degli effetti che gli scienziati hanno potuto riscontrare.
Tuttavia  la domanda che ci si pone sovente è se questi integratori facciano davvero bene al nostro organismo.
La risposta non  è facile da trovare perché bisogna osservare diversi punti di vista.il primo punto da considerare è che gli integratori di omega-3 provengono dalla maggior parte dall’olio di pesce,in prevalenza merluzzi e mari nordici come dice chi li produce,però effettivamente nella scatola di omega-3 non si trovano informazioni riguardo la provenienza  ed il luogo di lavorazione del pescato.

Inoltre bisogna considerare  che dal momento della lavorazione del prodotto alla sua assunzione passa molto tempo,anche molti mesi o addirittura anni. Questo porta ad una lenta degradazione dell’alimento che perde parte della sua energia vitale e delle sue propietà,benché apparentemente possa essere conservato in modo impeccabile.

Con questo non si vuole intendere che l’omega3 proveniente dal pescato  fa male alla salute,si intende far capire al nostro lettore di informarsi bene sulla qualità del prodotto.
Il mio consiglio è di preferire l’olio di semi di lino al commerciale omega-3 proveniente dal pescato. Infatti l’olio di lino,oltre a contenere omega-3 ed omega-6 ,contiene anche Sali minerali,proteine e lipidi. Propio questi ultimi hanno acido α-linolenico,acido linoleico, acido oleico,e acidi grassi saturi (5-10%).

Lo preferisco perché è un prodotto 100% naturale,non subisce l’inquinamento che avviene per i i pesci e non perde la sua forza vitale. Inoltre non c’è nemmeno bisogno di fare del commercio su delle innocue creature quali merluzzi ed altri pesci. chi afferma il contrario non ha mai visto il modo orribile in cui riducono quelle bestie in quei macelli.
Comunque a parte questa nota personale,esso favorisce il buon funzionamento del sistema nervoso e del cervello grazie alla cospicua presenza di fosfolipidi.

Inoltre viene commercializzato in piccole bottiglie di vetro scuro (da 250 o 500 ml) oppure è reperibile anche in capsule o perle di olio di lino, ma in questo caso le proprietà nutrizionali sono inferiori.
Dopo l’acquisto conservatelo anche voi in frigorifero e, dall’apertura della
confezione, consumatelo entro 4-6 settimane.
Concludo dando un ultimo consiglio che molti ignorano,nel caso in cui preferiate l’olio in capsule,aprite la capsula con i denti e succhiatene l’olio bevendo un bicchiere d’acqua  in modo da non appesantire il fegato,non c’è bisogno di mangiare anche l’involucro dell’olio.

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